Il racconto di un amore testardo e duraturo. Un percorso appassionato, ironico e travolgente nella grande letteratura novecentesca. «Ho voluto conoscere le loro vite, i dettagli conturbanti ma vitali, i colpi della fortuna e, molto più spesso, della sventura che ne hanno scandito le esistenze» scrive l’autore. E tra le pagine prendono forma anche gli errori e le debolezze dei protagonisti: le tormentate e scandalose vicissitudini sentimentali della Arendt, le nevrosi da “seduttore compulsivo” di Camus, la malinconia ascetica dell’ultimo Orwell in cerca di una condivisione umana durante l’agonia.
Pierluigi, detto Pigi, Battista, classe 1955, è inviato e editorialista del Corriere della Sera, di cui è stato vicedirettore dal 2004 al 2009. Ha lavorato come inviato alla Stampa e come condirettore a Panorama. Dal 2021 firma per Huffington Post Italia la rubrica quotidiana Uscita di sicurezza. Per La7 ha condotto il programma Altra Storia (2003-2007). Tra le sue pubblicazioni: La fine dell’innocenza. Utopia, totalitarismo e comunismo (2000), Cancellare le tracce. Il caso Grass e il silenzio degli intellettuali italiani dopo il fascismo (2007), La fine del giorno. Un diario (2013), I libri sono pericolosi, perciò li bruciano (2014), Mio padre era fascista (2016) e A proposito di Marta (2017). Presso La nave di Teseo ha pubblicato Il senso di colpa del dottor Živago (2018), Libri al rogo. La cultura e la guerra all’intolleranza (2019) e La casa di Roma (2021).
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